Segreterie di Coordinamento Sindacale GRUPPO BPER
La curva dei contagi aumenta, in tutta Italia. Sono numerose le filiali con personale in quarantena, strutture di rete ed uffici da sanificare, colleghi positivi al Covid. Anche noi purtroppo dobbiamo fare i conti, da qualche giorno, con una dura realtà: un collega deceduto per complicanze legate all’infezione da Covid-19. Le notizie che ci arrivano dai territori parlano di clienti ammassati agli ingressi, di colleghi spaventati. Il progredire dei contagi rischia di trasformare la cosiddetta “seconda ondata” in uno tsunami. La nostra azienda, invece, continua a sistemare scogli come se dovesse arrivare una notte di alta marea. Se la contagiosità del virus galoppa è necessario che BPER proceda con la stessa velocità.
Abbiamo letto sul portale Blink una comunicazione del responsabile Area Affari in merito alle misure intraprese dall’azienda per contrastare l’emergenza sanitaria, che nelle intenzioni probabilmente voleva suonare rassicurante. Chi l’ha letta ed è nella trincea della Rete commerciale invece l’ha interpretata così: business as usual. Quello che ci chiedono è di continuare a fare affari, come sempre, come se nulla fosse successo, semplicemente con un minimo di cautela supplementare, il tutto in autogestione. A questo si aggiunge la richiesta di riuscire a metterci d’accordo con i responsabili per restare a casa usando le ferie, e quando finite usando permessi non retribuiti. Non ci pare che questo significhi attenzione alla salute, e comprensione da parte dell’Azienda.
Percepiamo invece l’azienda come una nave governata dalla struttura che presiede l’area Affari, il cui interesse è esclusivamente di realizzare profitti, qualunque cosa accada. Questo Gruppo afferma di tenere alla sua immagine di azienda attenta al sociale. Non sono sufficienti però cinquanta manifesti di colleghi dall’aria serena ed un titolo da Top Employer per esserlo: ci vuole in questo momento difficile tanta sostanza. La sostanza che chiediamo, e con effetti immediati, è fatta delle seguenti richieste:
- Ripristino di una dotazione di permessi, anche retribuiti, per far turnare e preservare il personale
- Ampliamento della possibilità di smart working (e smart learning) emergenziale anche al Personale di Rete, e nel frattempo investimento economico nelle dotazioni aziendali, acquisto PC da fornire ai dipendenti, per renderlo ordinario, quando sarà possibile.
- Dotazione di termo scanner per la misurazione della temperatura nelle strutture in cui operano i colleghi
- Ripristino integrale del ricevimento clientela su appuntamento, anche per le operazioni di cassa
- Sospensione immediata delle campagne commerciali. Non sono i colleghi a dover convocare i clienti in Filiale, sono i clienti al limite a dover chiedere un appuntamento. Non sono i colleghi a dover girare per andare a trovare i clienti. Non è questo il momento.
- La presenza di persona nelle unità produttive deve essere tale da garantire il principio del distanziamento fisico. Una media di presenze del 70% non garantisce questo risultato. In questa fase la media di copertura dell’organico non può superare il 50%.
- Non utilizzare, in questa fase, squadre “miste” di colleghi presi da altre unità per riaprire, il giorno dopo la sanificazione, filiali chiuse per un caso di Covid. Piuttosto le si lascino chiuse alcuni giorni.
- Prevedere ipotesi di misure a sostegno di colleghi immunodepressi
- Consentire la fruizione delle ferie chieste dai colleghi nel periodo da loro indicato
- Acquisto di vaccini antinfluenzali per i dipendenti come hanno fatto altri Gruppi Bancari
- Predisposizione di tamponi o test sierologici per i dipendenti
Molte di queste misure potevano essere adottate da tempo ma è meglio tardi che mai. Deve però essere chiaro che non possono essere tollerati ulteriori ritardi o timidezze. Ne va della salute dei colleghi e delle persone che si recano in Filiale. L’azienda non fa che declamare la centralità delle risorse umane: dimostri che ci crede sul serio o saranno i dipendenti a farglielo capire.
Dato il peggioramento della situazione sanitaria raccomandiamo ai colleghi, per la salvaguardia di tutti, di rispettare scupolosamente le misure di prevenzione: indossare sempre la mascherina, lavare e sanificare spesso le mani e rispettare il distanziamento anche fra colleghi, segnalando prontamente comportamenti inadeguati al momento che stiamo vivendo.
Modena, 4 novembre 2020
Segreterie di Coordinamento Sindacale del GRUPPO BPER
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN