Stanotte ho fatto un sogno bellissimo:
“La mia filiale era diventata un posto in cui io mi sentivo al sicuro, dove al primo posto c’è sempre la mia salute e quella dei miei colleghi, nessuno escluso.
Lavoravo in filiale a giorni alterni, i clienti entravano solo su appuntamento e non dovevo uscire per visitarli, poi la postazione era solo mia: ci sentivamo al sicuro tutti, noi che lavoriamo e anche i clienti.
Il plexiglass era montato in tutte le postazioni: accoglienza, cassa, scrivania, box gestori, salottino, perché la mia Banca ci tiene alla mia salute e a quella dei clienti.
Gli spazi di coworking erano delle giuste dimensioni, avevano il giusto distanziamento con i miei colleghi e le barriere di protezione, perché la mia Banca ci tiene alla mia salute e a quella dei miei colleghi.
Lavoravo con la mascherina ma durante l’incontro con il cliente non dovevo indossare la visiera con cui non riesco a leggere il video perché tutto è organizzato affinché la distanza di 2 metri venga sempre rispettata e con le adeguate protezioni divisorie.
Dopo ogni incontro potevo igienizzare la mia postazione e il tablet con il mio kit personale, tutto era a portata di mano.
Nessuno mi faceva fretta tra un appuntamento e l’altro, nessuno mi chiedeva di fare 5, 6, 7,8,10 appuntamenti al giorno perché per la mia Banca la salute viene prima del business!
A fine giornata, a filiale chiusa, all’igienizzazione quotidiana di tutta la mia filiale ci pensava la mia Banca.
MA POI….MI SONO SVEGLIATO ED ERA SOLO UN SOGNO, MOLTO DIVERSO DALLA REALTA’ CHE VIVO TUTTI I GIORNI, ED E’ RICOMINCIATO IL MIO INCUBO!”
FISAC CGIL INTESA SANPAOLO AREA ABRUZZO MOLISE