Banco di Sardegna: riprendono gli incontri aziendali

 

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Dopo la pausa estiva, sono ripresi gli incontri aziendali tra la delegazione aziendale e le OO.SS. delBanco di Sardegna.
Nel corso delle due giornate del 28 settembre e 1 ottobre 2020, sono stati affrontati i seguenti ed importanti temi:

• Premio aziendale 2020: le parti hanno avviato un confronto con lo scopo di addivenire ad un accordo soddisfacente per tutti i colleghi, sono state fatte delle proposte da parte sindacale che hanno tenuto conto del grande e difficile lavoro svolto dal personale in questo periodo emergenziale. Il 2020 non può essere ritenuto un anno come gli altri. L’azienda si è riservata di darci riscontro nelle prossime giornate già programmate del 12 e 13 ottobre p.v.

• Massa di manovra: abbiamo rinnovato la richiesta di incremento dell’attuale organico deficitario a nostro parere per le recenti uscite per esodi e pensionamenti e reiterato la richiesta dell’applicazione dell’attuale Cia in vigore per quanto riguarda gli inquadramenti. Per il momento la controparte non si è resa disponibile sul primo punto riferito agli organici, sul secondo stanno facendo le verifiche su tutti i colleghi, riprenderemo l’argomento prossimamente.

• Gestione del personale: durante i colloqui tra gestori e colleghi sono state rilevate delle incongruità tra quello che viene detto in quella sede e ciò che, successivamente, viene di fatto applicato. Le OO.SS hanno chiesto chiarezza e trasparenza, tutto deve essere lineare sia dal punto di vista economico e normativo; non è accettabile che poi, dopo che i colleghi hanno dato la propria disponibilità alla mobilità, si dica candidamente “scusa ho sbagliato”. Quando si ingenerano delle aspettative tali devono rimanere e poi diventare realtà, ne va della credibilità di chi le propone e dell’entusiasmo di chi le riceve, sia dal punto di vista lavorativo ma anche di quello personale.

• Rete commerciale: sottodimensionata rispetto alle attuali esigenze, è vero che l’accordo del piano industriale prevede il rapporto di due a uno tra uscite ed entrate, però ci si aspettava anche un netto  miglioramento dell’attuale sistema informatico, atteso da anni e mai attuato. La situazione che si vive in tante filiali è oggettivamente disperata! Abbiamo richiesto che ci fosse fornita la lista con il dimensionamento attuale degli organici, la Direzione Risorse ci aveva preannunciato che, per una questione di correttezza istituzionale, l’avrebbe consegnata in contemporanea anche ai responsabili delle Aree Territoriali. Apprendiamo che la lista è stata inoltrata anche ai direttori delle filiali, senza che sia stata inviata alle scriventi. Un comportamento inaccettabile dal punto di vista istituzionale. Si tenta palesemente di indebolire l’incisività dell’azione sindacale, diffondendo in anticipo del materiale che sarebbe stato oggetto di discussione. Esigiamo il rispetto degli accordi presi, la Direzione Risorse deve garantire che tutti i servizi che dipendono da questa funzione li mantengano. Certi comportamenti mettono a rischio le corrette relazioni sindacali.

• Progetto Gemini: è notizia di questi giorni che anche il Banco dovrebbe partecipare, con personale proprio, i cosi detti facilitatori, all’operazione Gemini relativa all’acquisto delle filiali Ubi ed Intesa da parte del gruppo Bper. Su questo punto siamo stati chiari: in questo momento, a nostro avviso, non possiamo fare a meno di personale soprattutto della Rete commerciale ed abbiamo esternato la nostra contrarietà che ciò accada, anche e soprattutto per il grave contesto pandemico in corso.

• Centro imprese, modello Footprint e chiusura sportelli: abbiamo riscontrato criticità rispetto al progetto originario, i centri impresa tardano ad arrivare nelle altre Aree, il modello Footprint era stato rivisto nei numeri proprio in considerazione dell’attivazione degli altri centri impresa ma, come ci ha dichiarato l’azienda, il tutto è stato rimandato a data da destinarsi. Sulle chiusure sportelli ci sono state carenze di comunicazione e di informazioni sul territorio dove queste filiali operano. Abbiamo esempi di clientela dirottata d’ufficio verso altre filiali che, sia per il mercato dove operano sia anche per ubicazione geografica, nulla hanno a che vedere con l’attività lavorativa di quei clienti, vedi il caso di Macchiareddu dove, per i motivisu esposti, clienti ed imprese sono state invitate a operare in futuro sulla filiale di Uta anziché su quella di Capoterra che ovviamente, se si fosse realizzato tale disegno, andava ulteriormente rafforzata e potenziata.

• Selezioni del personale per nuove assunzioni: le OO.SS. hanno espresso forte rammarico perché, da notizie e riscontri che abbiamo ricevuto dai colleghi, ci sono forti penalizzazioni per la partecipazione dei parenti (figlio/a, fratello/sorella) dei dipendenti. Ora, è vero che non abbiamo richiesto lo scambio diretto genitori/figli, però ci era stato assicurato, a meno che i figli non avessero un titolo di studio non compatibile con i criteri che l’azienda ha deciso unilateralmente di prendere come base di riferimento, che avrebbero chiamato quelli con il profilo in linea tramite le agenzie di selezione.
Altra domanda legittima che abbiamo fatto all’azienda di cui attendiamo risposta: se il figlio o la figlia del collega in servizio risultasse idoneo/a, verrà chiamato/a a prescindere dalla posizione lavorativa del collega o quest’ultimo sarà costretto a dare le dimissioni, cosa che non è contemplata né prevista da nessuna legge dello stato italiano?

• Filiali ex Unipol Banca in attesa di decisione dell’autorità Antitrust: considerato che il periodo per la cessione è scaduto il 18 settembre e, attualmente, non ci sono state proposte d’acquisto da parte di altri istituti di credito, abbiamo sollecitato tutte le parti in causa affinché si risolva in tempi brevi questa incresciosa e sfiancante problematica. Inoltre, le OO.SS hanno richiesto di poter incontrare i colleghi di quelle filiali in assemblea tramite gli attuali sistemi in uso in questo periodo, procederemo all’inoltro delle relative richieste come da accordi e normative vigenti.

• Missioni e trasferte: ci arrivano notizie di trasferte e missioni del personale, stiamo monitorando il fenomeno perché con le condizioni attuali di pandemia in atto, tutto deve essere ricompreso nella condizione di assoluta necessita ed urgenza privilegiando gli incontri da remoto piuttosto che in presenza. L’azienda ci ha risposto che sono pochi casi riconducibili, tralasciando ovviamente la massa di manovra, a servizi dell’Area Affari come Private, assistenti finanziari e assicurativi. Invitiamo l’azienda ad una attentissima e prudente gestione della materia per non esporre i colleghi ad inutili rischi ed in linea con le leggi, normative e accordi vigenti.

• Riunioni in presenza: attendiamo una risposta fin dai prossimi incontri, valuteremo le risposte aziendali con le segnalazioni che ci pervengono dai colleghi.

• Esternalizzazioni e moving: come sapete, è stato uno dei temi principali discussi nel corso della trattativa sull’accordo del piano industriale 2019-2021. Nel corso dell’incontro, abbiamo ribadito a gran voce che le lavorazioni dal nostro territorio e da tutto il Banco di Sardegna in generale non devono essere oggetto di spostamenti o, peggio, esternalizzazioni altrove. I poli territoriali sono una grande risorsa occupazionale, faremo tutto ciò che il ruolo ci impone per tenere le lavorazioni dove sono attualmente, un posto di lavoro in Sardegna vale tantissimo, specialmente in un periodo difficilissimo come questo.

• Smart working: in linea con le determinazioni espresse dai coordinamenti del gruppo Bper in recentissimo comunicato, abbiamo espresso tutto il nostro disappunto su una circolare che, unilateralmente, prevede la sottoscrizione di accordi non collettivi con i colleghi in questa importantissima e delicatissima tematica. I contenuti espressi nel comunicato di gruppo appena diffuso, ovviamente, sono l’espressione di tutta la classe sindacale che, unita, rigetta questo modus operandi delle aziende. Abbiamo altresì rafforzato questo nostro disappunto diffidando l’azienda da porre in essere azioni unilaterali con i colleghi al di fuori della contrattazione collettiva in attesa di una completa definizione della materia, oggetto di attenzione nei tavoli sindacali nazionali a tutti i livelli.

Vi terremo aggiornati prontamente sul prosieguo delle trattative.

Sassari, 02 ottobre 2020

LE SEGRETERIE DI COORDINAMENTO DEL BANCO DI SARDEGNA
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN

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