Deutsche Bank: ‘Il Giornalino’ n.8 – settembre 2020

Riorganizzare, ma come?

A proposito della riorganizzazione, riteniamo sia utile riepilogare brevemente cosa prevede il Contratto in caso di attivazione delle relative procedure da parte aziendale.

Iniziamo con il dire che la normativa di settore prevede un obbligo informativo da parte dell’Azienda nei confronti delle Organizzazioni Sindacali che deve precedere l’applicazione dei provvedimenti da adottare in caso di ristrutturazione e riorganizzazione.

La Banca ha preannunciato l’intenzione di adottare misure che comporteranno la modifica dei propri assetti organizzativi e la riduzione degli organici ma non ha ancora presentato ufficialmente alcun piano e pertanto siamo in una fase che è ancora al di fuori della procedura vera e propria.

Nel momento in cui DB invierà l’informativa ufficiale alle Controparti, si attiveranno i vari meccanismi che prevedono, attraverso fasi successive, un articolato confronto volto a definire un eventuale accordo circa le ricadute sui Lavoratori che scaturiranno a seguito degli interventi riorganizzativi.

I tempi previsti sono complessivamente di 50 giorni (salvo prolungamenti concordati tra le Parti) e le Delegazioni Sindacali aziendali potranno, decorsi i primi 15 giorni, richiedere l’intervento delle strutture Nazionali o Territoriali, così come DB potrà farsi assistere da ABI.

L’accordo non è evidentemente obbligatorio ma è altrettanto vero che se la Banca intende usufruire del Fondo di solidarietà di settore per la gestione degli esuberi dichiarati, è indispensabile raggiungere una formale intesa con le OO.SS.

In modo estremamente sommario abbiamo cercato di dare un piccolo quadro di riferimento relativamente ad un sistema di procedure che ha proprie precise regole che tendono a privilegiare la ricerca di accordi ed a tutelare quanto più possibile i Lavoratori, che sono evidentemente i soggetti di fatto chiamati ad affrontare le conseguenze dei progetti del datore di lavoro.

Come sempre accade le norme servono ma non bastano: ogni trattativa di questo genere porta con sé un’inevitabile cifra di incertezza e normalmente non si risolve in modo del tutto positivo sotto il profilo sindacale.

Se è vero che chi magari andrà in pre-pensionamento potrà giustamente goderne sotto il profilo personale, è altrettanto indiscutibile che se si arriva a parlare di riduzione di posti di lavoro si sta trattando essenzialmente della loro cancellazione definitiva.

Anche per questo, quantomeno per assorbire parzialmente gli effetti del riposizionamento aziendale, la prossima trattativa dovrà contenere un preciso riferimento ad impegni della Banca ad operare nuove assunzioni.

Nel nostro caso si tratta di una novità pressoché assoluta ma non per questo meno importante, anzi…

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