Alle lavoratrici e ai lavoratori
del Gruppo Bancario CCB
loro sedi
Attività del Coordinamento FISAC CGIL del Gruppo Bancario
Cooperativo Cassa Centrale Banca.
Aggiornamento sui cantieri in corso e
incontro con l’Amministratore Delegato di CCB dd 10.09.2020
Dopo la (breve) pausa estiva è ripresa, a fine agosto, l’attività della Delegazione Sindacale FISAC CGIL del Gruppo Bancario Cooperativo Cassa Centrale Banca. Molte le attività in cantiere, e su fronti diversi: dopo la costituzione dei Gruppi Bancari Cooperativi e la modifica dell’art. 11 bis del CCNL – in occasione del rinnovo del Contratto Nazionale del 9 gennaio 2019 – che regola l’attività sindacale a livello di Gruppo, molte trattative si sono spostate dalle Federazioni Locali in sede territoriale alla Capogruppo con le Delegazioni delle Organizzazioni Sindacali, ciascuna delle quali ha costituito il proprio Coordinamento Nazionale.
Tanti i tavoli di trattativa aperti, a diversi livelli, che di seguito richiamiamo sinteticamente:
1) Esodi volontari: proseguono le trattative di cui all’art. 22 parte terza del CCNL (accordi per l’accesso alla parte Straordinaria del Fondo di Solidarietà, con accompagnamento all’esodo dei colleghi vicini alla pensione, anche in un’ottica di ricambio generazionale), presso diverse B.C.C. del Gruppo Bancario;
2) Accordi di fusione, connessi alle trattative per definire le ricadute sui lavoratori coinvolti
nei processi di integrazione tra B.C.C.:
a) sottoscritto l’1.09.2020 l’accordo per la fusione per incorporazione della Cassa Rurale Adamello nella Cassa Rurale Giudicarie;
b) a breve verrà avviata la trattativa per la fusione di Rovigo Banca in Centroveneto Bassano Banca:
c) ricordiamo inoltre che, a gennaio 2020, è stato sottoscritto l’accordo di fusione della Banca San Biagio in Banca delle Prealpi, che ha dato luogo alla Bcc più grande del Gruppo, mentre altre fusioni seguiranno a breve, tra cui è recente la notizia della prossima aggregazione tra CR Rovereto e CR Alto Garda;
3) Contratto Integrativo di Allitude: sottoscritto l’accordo di fusione 20.12.2019 che ha consentito l’avvio – con gennaio 2020 – della software house del Gruppo, si è aperta la trattativa per la definizione dell’intero Contratto Integrativo Aziendale, articolato sui seguenti punti:
– quadro normativo generale;
– capitolo sullo smart working;
– capitolo sul tema dei controlli a distanza;
– definizione dei profili professionali e dei relativi inquadramenti.
Non sfugge l’importanza di questa trattativa che, definita nel suo insieme entro dicembre 2020, costituirà anche punto di riferimento per la prossima contrattazione a livello di Gruppo;
4) Premio di Risultato: dopo l’accordo con Federcasse per la proroga degli effetti della normativa che regola l’erogazione del Premio di Risultato, ad agosto si sono aperti o si stanno aprendo in questi giorni i tavoli di trattativa, presso le Federazioni Locali, per la definizione degli accordi del Premio di Risultato 2019, da erogarsi nel 2020; lo stesso vale per le Società del Gruppo Bancario le cui trattative, invece, si terranno in sede Aziendale;
5) Contratto Integrativo di Gruppo: verrà calendarizzata a breve la trattativa per la definizione del Contratto Integrativo di Gruppo;
6) Piano Strategico di Gruppo: giovedì 10 settembre 2020 si terrà, via web, l’incontro con l’Amministratore Delegato del Gruppo Bancario Cooperativo Cassa Centrale Banca e le Delegazioni Sindacali di Coordinamento, per l’illustrazione del Piano Strategico di Gruppo; sarà un’ importante occasione di confronto sulle prospettive delle nostre aziende nel prossimo futuro.
Il piano industriale, che deve tenere in adeguata considerazione gli aspetti di: valorizzazione del ruolo del socio delle B.C.C., attenzione e adeguato presidio dei territori di appartenenza delle singole banche e salvaguardia dei valori cooperativi, contiene gli obiettivi futuri in merito a:
1- numero delle banche che dovranno costituire il Gruppo (quindi anche le prossime fusioni);
2- modello distributivo (numero ed organizzazione della rete degli sportelli sul territorio);
3- modelli di business (attività commerciali, spettro dell’offerta di prodotti e servizi);
4- obiettivi di ordine patrimoniale e reddituale.
Tra i nodi di primaria importanza, sia per l’impiego di ingenti risorse patrimoniali del Gruppo sia per i futuri assetti industriali, rientra anche l’operazione CARIGE, per la quale è necessario capire quali sono le scelte che si stanno prospettando.
Il Gruppo dovrà definire, inoltre, le modalità di gestione delle B.C.C che si trovino in situazioni di debolezza patrimoniale e/o reddituale ed esplicitare se riterrà (o meno) avvalersi degli strumenti che la disciplina di settore, declinata nel Contratto di Coesione, prevede. La garanzia in solido delle obbligazioni assunte dalla Capogruppo e dalle Banche affiliate (secondo il sistema delle garanzie incrociate) contempla infatti misure a sostengo delle B.C.C. in difficoltà, che possono consistere in: interventi di capitale, interventi di liquidità ed in ogni altra forma tecnica ritenuta appropriata dalla Capogruppo. Tenuto conto che il Gruppo si è già dotato dei mezzi finanziari, prontamente disponibili, per il corretto funzionamento dello schema di garanzia, richieste economiche a carico dei lavoratori per il salvataggio delle aziende in crisi non sono ormai più sostenibili.
Inoltre, poiché oggi il Gruppo Bancario Cooperativo, quale banca significant, è soggetto alla vigilanza degli Organismi Europei (BCE ed EBA), riteniamo necessario anche un esame critico delle disposizioni che provengono da detti Organismi, poiché con misure eccessivamente rigoriste si rischia di produrre proprio quegli effetti di instabilità che le misure stesse hanno lo scopo dichiarato di voler prevenire.
Infine, stante gli ingenti sforzi finanziari già sostenuti per la costituzione del Gruppo Bancario, si rendere necessaria una drastica riduzione delle spese di consulenza.
Quanto alle ricadute sui lavoratori, va dedicata particolare attenzione a:
1- tutela dei livelli occupazionali;
2- adeguata valorizzazione delle professionalità dei colleghi;
3- rafforzamento delle tutele di natura normativa;
4- governo più incisivo del dato complessivo delle retribuzioni poiché si osserva, anche nel Credito Cooperativo, una progressiva dilatazione della forbice dei trattamenti economici (tra il più alto e il più basso);
5- introduzione di meccanismi trasparenti per assunzioni e progressioni di carriera;
7) trattative a livello Nazionale:
– è aperto, in Federcasse, il tavolo di rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro dei Dirigenti, la cui contrattazione è ferma dal 2008;
– andrà definita la piattaforma unitaria per il rinnovo del CCNL delle Aree Professionali e dei Quadri Direttivi, rinnovato il 09.01.2019 e scaduto il 31 dicembre scorso;
– va rivisto, nell’immediato, il regolamento del Fondo di solidarietà per il sostegno dell’occupabilità, dell’occupazione e del reddito del personale del credito cooperativo, per rendere lo stesso effettivamente aderente alle specificità della categoria ed adeguato ed efficace negli interventi per la formazione e la riqualificazione del personale, nonché per il sostegno del reddito.
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Queste, in estrema sintesi, sono solo alcune tra le materie più rilevanti che stiamo affrontando e che ci troveremo ad affrontare nei prossimi mesi, sugli esiti delle quali vi terremo prontamente informati.
Cordiali saluti.
Trento, 8 settembre 2020
LA DELEGAZIONE SINDACALE DI GRUPPO
FISAC/CGIL