In data 31 luglio 2020 vi avevamo informato (cfr volantino “Soggetti Rilevanti e Registro Operazioni Personali: ancora dubbi, ma nessuna fretta!”) circa i nostri dubbi riguardanti la legittimità della richiesta aziendale di essere informata delle operazioni poste in essere anche da persone “collegate” ai dipendenti ma senza che esista alcun rapporto di cointestazione, delega o procura con il collega.
Nel corso dell’ultimo incontro della Commissione Politiche Commerciali e Organizzazione del lavoro del 7 agosto u.s. l’azienda ha continuato a sostenere la legittimità della richiesta (ammettendo però la possibilità che la Persona Rilevante possa anche rifiutarsi di firmare il documento che comporta lʼassunzione del suddetto obbligo, senza che ciò possa avere alcuna ricaduta negativa sul Soggetto Rilevante dipendente).
Per quello che ci riguarda però, senza entrare nel dettaglio tecnico di normative estremamente complesse ed impossibili da riassumere in poche righe, continuiamo a sostenere che quanto scritto nelle normative di riferimento non consente all’azienda di coinvolgere in alcun modo terzi.
Avere degli stretti legami con il dipendente, se non si concretizza in deleghe, cointestazioni, procure, ecc…non basta a giustificare la consegna di informative né tantomeno l’accettazione di qualsivoglia obbligo.
Queste persone che l’azienda definisce “persone rilevanti” rimangono, secondo il nostro parere, di fatto al di fuori di un immaginario perimetro di “disponibilità” aziendale.
Vi terremo aggiornati alla ripresa del confronto ma rimane valido quanto vi abbiamo scritto il 31 luglio: NESSUNA FRETTA!