CUSTOMER SATISFACTION & PRESSIONI COMMERCIALI
Non si contano ormai nelle aziende bancarie le innumerevoli e inenarrabili modalità d’applicazione delle dottrine del Mobbing, del Bossing, del Bullismo istituzionale, …. e chi più ne ha ne metta.
Una delle tante fattispecie degna di attenzione è afferente al settore della Customer Satisfaction; orbene si verifica di sovente che pseudo eminenze grigie datoriali gestori del personale in genere, siano soliti contestare a malcapitati colleghi tutta una serie di lamentele e/o inadempienze in vario modo fantasiosamente circostanziate fate da sedicenti clienti agli addetti alla Customer Satisfaction, clientela che però dovrebbe rimanere anonima agli addetti sotto torchio in applicazione di inesistenti alquanto incomprensibili politiche aziendali.
Orbene posto che non ci consta sia stato abrogato l’art.24 della vigente Costituzione (Diritto alla Difesa) e che in Europa di cui l’Italia ancora fa parte esiste una normativa sulla Privacy, è lapalissiano quanto tale modus operandi sia da contestare e rigettare nella maniera più assoluta; ciò premesso l’indicazione che diamo ai colleghi che impattano con tali fattispecie è quella di rigettare contestazioni di specie anticipando ai sensi delle precitate normative una richiesta di accesso ai dati presenti nel proprio fascicolo personale con particolare riferimento alle irrituali non adeguatamente circostanziate contestazioni ascoltate ai sensi del disposto degli artt. 15-22 del regolamento UE utilizzando il modello che potete richiedere ai vostri rappresentanti sindacali, che trovate a questo link di questa pubblicazione.
Per ulteriori approfondimenti consigliamo a chi d’interesse di dare una lettura ai contenuti del sito
www.garanteprivacy.it
Alfonso Ferrante